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Il riformismo di Gentiloni Se
la Commissione europea non si è accorta, come ha sottolineato con una punta
di polemico stupore il presidente del Consiglio, degli sforzi riformatori del
governo italiano, bisogna riconoscere che lo stesso fa oggi l’opinione
pubblica nazionale. Magari l’impegno del governo è eccezionale, purtroppo,
non c’è nessuno in grado di spiegarlo all’estero e all’interno tanto che i
dati sull’economia italiana sono impietosi. Per quello che riguarda la
riforma della Pubblica amministrazione presentata dal ministro Madia il
novembre scorso, eravamo tutti rimasti al pronunciamento della Consulta con
una sentenza che la giudicava incostituzionale. Secondo la Corte la riforma
Madia ledeva l'autonomia delle Regioni e questo in quattro aspetti cruciali:
dirigenti, società partecipate, servizi pubblici locali, organizzazione del
lavoro. In pratica il cuore stesso della riforma, si salvavano solo gli
aspetti su cui mancava l’apposito decreto. Immaginiamo che la riforma sia
stata riscritta daccapo, perché il nuovo governo l’ha da per pronta, tanto
che a Bruxelles dovrebbero applaudire. Gentiloni avrà sanato
l'incostituzionalità del Decreto Legislativo sulla Riforma della Dirigenza
Pubblica? Roma, 24
febbraio 2017 |
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